Gli ultimi dati arpacal, relativi al 2017, riconfermano Tortora comune virtuoso del Tirreno cosentino in ambito di raccolta differenziata dei rifiuti, rafforzando il trend che vede Cosenza prima nella classifica delle province calabresi con oltre il 47%. Seguono Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria ed infine Crotone, ferma a poco meno del 22%.

Per la comunità guidata da Pasquale Lamboglia, l'Arpacal attesta una percentuale pari al 72,46%, che però non soddisfa del tutto il primo cittadino, intenzionato a convertire il resto della popolazione che di differenziare i rifiuti ancora non ne vuole sapere: «Dobbiamo imparare tutti a fare la differenziata - spiega il sindaco - per il bene di ognuno e dell'ambiente. Non c'è un ritorno economico, ma c'è sicuramente un guadagno in termini di salute». E svela il segreto di tanta virtù: gestione diretta dei rifiuti e cittadino con alto senso civico. 

I dati della costa tirrenica cosentina sono, ad ogni modo, abbastanza contrastanti. Nella vicina Praia a Mare, ad esempio, il dato è fermo al 44,84%, nonostante il doppio di impiegati nella raccolta dei rifiuti e tasse alle stelle. Male Scalea con il 39%, malissimo Belvedere che raggiunge un misero 25%. Peggio fa solo Cetraro, che non arriva nemmeno al 20%.

Non brillano neppure Santa Domenica Talao (30,20%), Diamante (35,59%), Maierà (42,60%) e Acquappesa (42,87). Va decisamente meglio a Orsomarso (57,20%), Guardia Piemontese (65,31%), Buonvicino (65,96%) e Paola (66,21%).

I dati dei Comuni della costa tirrenica non menzionati, al momento non sono ancora stati resi noti. 

A tenere alta la percentuale nella provincia di Cosenza ci sono almeno cinque Comuni che raggiungono e superano l'80%. Si tratta di San Benedetto Ullano, Pietrafitta, Frascineto, Carolei e Terranova di Sibari

Complessivamente, la Calabria nel 2017 ha fatto segnare un aumento della raccolta differenziata del 4,40%.