Anche se continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito la Turchia meridionale ed il nord-ovest della Siria, arriva qualche buona notizia e a essere protagonisti sono i vigili del fuoco italiani. Le squadre Urban search and rescue (Usar) sono riuscite a salvare due ragazzi ad Antiochia.

Il primo è stato recuperato dopo nove ore di intervento. Il ragazzo era bloccato sotto il solaio in cemento di una palazzina. Dopo un duro e delicato lavoro, il giovane è stato estratto e consegnato ai sanitari per il trasporto in ospedale. La stessa cosa è capitata nel secondo intervento di soccorso dove i vigili del fuoco provenienti dalla Toscana e dal Lazio, sono riusciti a salvare un altro giovane, anche lui sepolto sotto le macerie di una palazzina. «Un grande risultato, questo l’obiettivo con cui i vigili del fuoco erano partiti due giorni fa dall’Italia», si legge sui profili social dei vigili de fuoco italiani. «Più di 72 ore di lavoro no-stop per i 60 vigili del fuoco Usar in missione. Dopo la terza notte a temperature sottozero prosegue l’attività di ricerca e soccorso ad Antiochia», si legge in un tweet.

E dopo 70 ore sotto le macerie di un edificio crollato, anche una donna e il figlio sono stati tratti in salvo dai soccorritori nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Lo scrive Anadolu. Alle ricerche ha partecipato anche il vicesindaco di Yalova Mustafa Tutuk che ha condiviso la sua emozione sui social: "E' un miracolo. Come si possono spiegare questi sentimenti, dopo le voci da sotto le macerie, ci siamo subito diretti lì con la nostra squadra e, per fortuna, li abbiamo tirati fuori".

Oltre 16mila vittime

Secondo quanto emerge dalla somma dei bilanci, ancora provvisori, forniti dalle autorità turche e da fonti siriane, i morti sono oltre 16.400. Sono almeno 62.914 le persone rimaste ferite 

Intanto il governo turco ha informato Twitter che l'accesso sarà ripristinato a breve. Lo ha annunciato in un tweet il proprietario del social network, Elon Musk, dopo il devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia e le restrizioni decise dalle autorità a seguito delle critiche al governo e della "disinformazione" che sarebbe stata diffusa tramite la piattaforma di microblogging. Prima del tweet di Musk, NetBlocks, un osservatorio internazionale specializzato che monitora l'accesso alla rete, aveva indicato che era in corso un blocco di Twitter da parte dei tre principali provider di internet del Paese, TurkTelekom, Turkcell e Vodafone.