Catanzaro - Cinque atti intimidatori e quattro furti di auto è il bilancio dell’operazione “Delta” che ha portato i carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido a mettere le manette ai polsi a quattro indagati di etnia rom accusati a vario titolo di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose e di furto aggravato, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Carlo Saverio Ferraro su richiesta della Procura distrettuale di Catanzaro. Si tratta di Cosimino Abbruzzese considerato l’organizzatore e il promotore, Gaetano Cardamone, Daniele Passalacqua 25 anni,  Mario Passalacqua e Damiano Veneziano. Con loro anche un minorenne segnalato alla autorità competente. I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro dal tenenete colonello Alceo Greco, il colonello Ugo Cantoni, il capitano Marco Fragassi , il procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Catanzaro Lido Antonio Macrì. Le tentate estorsioni hanno riguardato  un centro estetico, la Peugeut auto Curti, il titolare di un punto vendita di zootecnia di Antonio Lamanna e la pasticceria di Domenico Froio, mentre i furti di auto sono stati commessi al Parco commerciale Le fontane. A stretto giro, dal dicembre 2014 a qualche giorno fa i militari dell’arma grazie alla Procura distrettuale antimafia sono riusciti ad acciuffare gli autori dei reati in una serie di arresti che assicura il procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo “avranno un proseguo e che si inserisce in un’operazione molto più vasta che svelerà altri atti intimidatori recenti e passati di cui forse non si ha più memoria”, come si intuisce dall’ordinanza  che vede coinvolte persone coperte da omissis.