Alle 12,17 il boato e l’eruzione. Cielo coperto di cenere e visitatori fuggiti e rifugiatisi nella piazza di fronte la chiesa di San Vincenzo
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Nuova forte esplosione sull'isola di Stromboli. Al momento, come si apprende, non si registrano feriti. Molta paura tra i turisti sull'isola. Una grande nube nera si è alzata e ha oscurato il cielo. Piccoli incendi si sono sviluppati sul versante di Ginostra dopo la nuova eruzione avvenuta poco prima delle 12.30.
«Prima c’è stato un forte boato e poi l’esplosione. Molto più forte di quella di luglio» raccontano alcuni turisti. Un gruppo di loro si è rifugiato nella chiesa San Vincenzo. Stanno tutti bene, anche se sono molto spaventati. Sull'isola c'è una pioggia di cenere e materiali.
«Ci aspettavamo questa esplosione, anche se non sapevamo il giorno esatto. Ma avevamo capito che dopo il 3 luglio l'attività eruttiva è rimasta molto alta, ci sono state diverse piccole esplosioni. E nell'ultima settimana ci sono state molte fuoriuscite di sabbia vulcanica» dice all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra, frazione di Stromboli.
«Per l'esperienza che abbiamo noi abitanti dell'isola sapevamo che sarebbe arrivata - dice ancora Giuffrè - Fortunatamente pare che questa volta sia andata meglio del 3 luglio. Ora vedremo se questo incubo è finito o se ci dobbiamo aspettare un'altra esplosione. Stromboli è un vulcano imprevedibile. Ma il peggio è passato. Nella speranza che questo serva ad accelerare l'iter per mettere in sicurezza le persone».
«I turisti sono stati nel panico anche questa volta - racconta Giuffrè - perché non sapevano cosa fare dopo l'esplosione. Abbiamo dovuto spiegare alla gente di allontanarsi dal mare e di mettersi nei punti di riparo, perché non c'è nessuna cartellonistica e nessun avviso. Speriamo che dopo quest'ultima eruzione qualcosa si muova e si mettano degli avvisi urgenti».