«La strage di Piazza fontana, la madre di tutte le stragi, è strettamente legata alla città di Catanzaro perché il processo fu trasferito qui. E ci siamo voluti riunire in Piazza, davanti al vecchio Tribunale per commemorare le vittime e rivolgere un pensiero ai loro familiari costretti anche a pagare le spese del giudizio. Io non ero ancora nata quando è avvenuta la strage, ma la memoria è qualcosa che bisogna curare altrimenti si è destinati all’oblio». Questi i motivi che hanno spinto la referente regionale del movimento delle Sardine, Jasmine Cristallo, ad organizzare un presidio questa sera in Piazza Matteotti a Catanzaro, davanti al vecchio Tribunale. 

 

Ha partecipato al raduno un nutrito gruppo di persone, tra semplici cittadini, sindaci e attivisti, che sulle note di “Bella Ciao”, ha voluto manifestare la propria presenza ed il proprio supporto al movimento, nonostante la pioggia ed il vento che si sono abbattuti sulla città per tutto il pomeriggio. 

 

Un presidio che si è tenuto a poche ore di distanza dalla tappa catanzarese del tour in Calabria del leader della Lega Matteo Salvini. In questa occasione, però non ci sono state contestazioni, così come avvenuto invece lo scorso mese di maggio in occasione di un comizio di Salvini a Catanzaro per le elezioni europee.  «Abbiamo deciso di non contestarlo in alcun modo – ha spiegato la Cristallo - da Catanzaro è partita la rivolta dei balconi quando Salvini era ancora Ministro. Ora è venuto in campagna elettorale come leader di un partito per inaugurare una sede, quindi non abbiamo voluto dare troppa rilevanza a questa cosa. Noi siamo contrari alla politica e al modo di porsi di questo personaggio e noi reagiamo in questo modo, provando a fare una piccola rivoluzione culturale che possa “bonificare” e tendere all’universo valoriale che più ci appartiene perché l’Italia non è un Paese di “odiatori”, ma di artisti, navigatori e di poeti: vorremmo tornare alla poesia». 

Alla manifestazione hanno preso parte, i sindaci di alcuni Comuni del Catanzarese: Davide Zicchinella (Sellia), Vincenzo Marino (Pentone), Salvatore Paone (Maida) e Mario Talarico (Carlopoli), ed il consigliere comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco.