L'ipotesi più accreditata da parte degli inquirenti è che si tratti di un omicidio suicidio, ma quale sia stata la causa scatenante che ha portato alla morte della famiglia Giordano rimane un mistero. Quando i carabinieri sono giunti nella villetta di Via Malta, in una zona periferica di Rende, nei pressi di Contrada Santo Stefano, si sono trovati di fronte ad una scena agghiacciante. Nell'abitazione c'erano quattro cadaveri: quelli di Salvatore Giordano, 57 anni, della moglie Francesca Vilardi di 59, e quelli dei figli Cristiana e Giovanni di 31 e 26 anni. Vicino ai corpi sono state rinvenute due pistole risultate legalmente detenute dall'anziano padre di Salvatore, il quale risiede in un altro appartamento dello stesso fabbricato. Toccherà adesso ai Ris dei carabinieri ricostruire la dinamica degli eventi.

Due delle quattro vittime pugnalate

Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi le due donne, madre e figlia, sarebbero state colpite con un coltello. Poi Salvatore Giordano avrebbe esploso diversi colpi di pistola contro i propri congiunti, infine si sarebbe tolto la vita puntando l'arma su se stesso. I drammatici eventi si sarebbero verificati nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 febbraio, intorno alle ore quattro del mattino.

Negozio sotto sequestro

La famiglia Giordano era conosciuta a Cosenza. Da molti anni era titolare di un negozio di strumenti musicali poi convertito a telefonia, situato nella zona dell'autostazione. I carabinieri di Rende lo hanno perquisito ma non sarebbero emersi elementi anomali. In ogni caso l'esercizio commerciale è stato posto sotto sequestro come l'abitazione. un atto dovuto per consentire agli inquirenti di effettuare indagini e accertamenti.

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Una famiglia conosciuta e stimata

Alcuni vicini avrebbero riferito di aver sentito degli spari, di aver avvertito del trambusto. Anche per questo, quando all'ora di pranzo non si avevano notizie, i familiari si sono rivolti alle forze dell'ordine per forzare la porta d'ingresso. Poi la macabra scoperta. La tragedia rimane comunque inspiegabile, poiché Salvatore Giordano non aveva problemi economici o di salute ed aveva sempre avuto ottimi rapporti con tutti.

Il cordoglio del sindaco e della città

«La nostra comunità è oggi profondamente scossa per la tragedia che ha colpito una intera famiglia di Rende». In serata, il sindaco Mario Occhiuto ha espresso profonda commozione per il gravissimo fatto di cronaca che ha turbato il territorio nel giorno in cui la città capoluogo celebrava la sua Santa patrona. «Silenzio e riflessione devono accompagnare questo triste momento – ha aggiunto Occhiuto –. Ci interroghiamo smarriti su un evento che sfugge alla nostra ragione. Cosenza e i cuoi cittadini si stringono in un abbraccio ai congiunti delle vittime e alla collettività rendese».

 

Salvatore Bruno