Il crollo parziale della carreggiata è avvenuto il 28 maggio di quattro anni fa. Un tempo enorme, passato senza che la Provincia prima e la Città Metropolitana di Reggio Calabria poi provvedessero a sistemare la voragine. Stiamo parlando della Strada provinciale 32, nel tratto compreso tra contrada Cirello a Rizziconif e Palmi.

 

Ed è difficile dire se sia più scandaloso che su quel tratto di strada sia ancora permesso transitare, o che la Città metropolitana - che sulle strade provinciali ha la competenza - non sia ancora intervenuta per effettuare dei lavori di ripristino. I cartelli “strada interrotta” apposti in entrambe le direzioni, infatti, non impediscono il passaggio agli automobilisti. I blocchi di cemento che erano stati posti all’inizio dell’estate, quando la bella stagione stentava a decollare, sono stati rimossi e il passaggio e ripreso come prima.

 

La Sp32 è un’arteria che svolge da sempre un ruolo molto importante nella rete della viabilità della Piana di Gioia Tauro: collegare in maniera diretta decine di centri dell’interno del territorio a Palmi. Città, quest’ultima, che raggruppa i servizi pubblici più importanti, tra gli altri il Tribunale, l’Agenzia e entrate le scuole. La voragine, divenuta nel tempo una discarica di rifiuti, è solo parzialmente delimitata da una rete, ma del tutto inefficace nel caso di incidenti. Quel tratto di strada è molto pericoloso in condizioni normali. La carreggiata, infatti, potrebbe franare di colpo e con l’arrivo delle piogge il rischio è destinato a aumentare in maniera esponenziale.

 

Nel febbraio del 2017, il consigliere metropolitano (nonché sindaco di Oppido Mamertina) Domenico Giannetta aveva presentato una mozione in Consiglio metropolitano. L’iniziativa, però, non pare abbia sortito nessun effetto.