Speleologi intrappolati in una grotta, si lavora ad una via d’uscita alternativa

Si tratta di due calabresi e due pugliesi rimasti bloccati nell’Abisso del Bifurto, noto anche come Fossa del Lupo, nel comune di Cerchiara. Non sarebbero in pericolo di vita ma alto è il rischio di ipotermia

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di Salvatore Bruno
2 giugno 2019
19:58

Le quattro persone rimaste bloccate nell’Abisso del Bifurto, noto anche come Fossa del Lupo, tra le grotte più profonde d’Europa, situata tra le montagne del massiccio del Pollino, nel comune di Cerchiara di Calabria, sono persone esperte di speleologia, rimaste bloccate a causa della pioggia che ha creato lungo la via d’uscita un effetto noto come sifone, ovvero un ristagno d’acqua nel punto di attraversamento. Si tratta secondo quanto si è appreso, di due calabresi e due pugliesi. Non sono in pericolo di vita ma è alto il rischio di ipotermia. Sul posto ci sono 11 unità del soccorso alpino e speleologico della Calabria coordinati da Giacomo Zanfei e Luca Franzese. Altre unità sarebbero in arrivo dalla Puglia e dalla Campania. Si lavora per creare una via d’uscita alternativa. L’allarme è stato lanciato intorno alle 16,30 da un quinto escursionista che è riuscito a superare a guadagnare la superficie ed a chiedere aiuto. Alle operazioni di soccorso partecipano anche i carabinieri della compagnia di Castrovillari, agli ordini del capitano Caruso.
Aggiornamento ore 20.15 - È riuscito a venir fuori dall'Abisso del Bifurto un altro dei cinque speleologi che erano rimasti intrappolati. Ora sono rimasti in tre a dovere essere recuperati.

 


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