Il 58enne Prestia avrebbe esploso tre colpi d'arma da fuoco contro il 44enne Gennarino Colaci, rimasto ferito al torace. Anche la compagna della vittima ha riportato contusioni. La lite sarebbe nata per futili motivi
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Personale della squadra mobile di Vibo Valentia ha posto in stato di fermo di indiziato di delitto F. Prestia, 58enne vibonese, poiché gravemente indiziato del reato di tentato omicidio perpetrato nel pomeriggio del 16 settembre, mediante l’esplosione di diversi colpi di arma da fuoco, ai danni di un 44enne, Gennarino Colaci, mentre si trovava all’interno della sua autovettura in questa via Salvo d’Acquisto, nel quartiere Feudotto.
In particolare alle ore 16.30 circa, ricostruisce la Mobile, «giungeva la segnalazione dal locale nosocomio di una persona che si era presentata con una ferita d’arma da fuoco al torace. Alle successive ore 17.30, mentre erano in corso le ricerche, si presentava presso gli uffici della Questura P. F., il quale confessava di essere l’autore del grave reato. In particolare lo stesso dichiarava che nella serata di martedì 15 settembre dopo una forte discussione con il ferito, per futili motivi, quest’ultimo lo minacciava pesantemente. Pertanto nel pomeriggio del 16 settembre, l’uomo si armava portando con sé una pistola semiautomatica detenuta illegalmente, in quanto intimorito dalle minacce subite. I due si incrociavano per strada in località Feudotto dove, dopo un violento diverbio, P. F. esplodeva tre colpi d’arma da fuoco, a bordo della sua auto, in direzione dell’auto della persona offesa, colpendo quest’ultimo al torace».
L’uomo recatosi al Pronto soccorso «veniva dimesso con prognosi di 30 giorni per ferita di arma da fuoco all’altezza delle costole con foro di uscita all’altezza della scapola destra (fratturata). Anche la compagna, presente in auto al momento del fatto, riportava delle contusioni refertate con alcuni giorni di prognosi a causa dell’impatto dell’autovettura con un muro di un’abitazione privata. All’esito della raccolta degli indizi, anche grazie all’ausilio dell’Arma dei carabinieri, la squadra mobile, coordinata dal sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Eugenia Belmonte, procedeva al fermo di indiziato di delitto d’iniziativa per tentato omicidio».
«Il provvedimento restrittivo – conclude la Questura – rappresenta, quindi, il frutto di serrate indagini condotte sul campo dalla squadra mobile, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia guidata dal Procuratore Camillo Falvo, che hanno permesso di far luce su questo grave fatto delittuoso, le cui ragioni sono da ricondursi, con ogni probabilità, a futili dissidi tra vicini. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato associato alla locale casa circondariale in attesa dell’udienza di convalida».