VIDEO | Si tratta della 132esima stanza inaugurata dal Soroptimist club international insieme all'Arma. Il messaggio: «Aiutiamo le donne a denunciare»
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In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata inaugurata nei locali della caserma dei Carabinieri di Soverato “Una stanza tutta per sé” su iniziativa del Soroptimist Club International di Soverato presieduto da Gabriella Maida, alla presenza della vice presidente nazionale Lucia Taormina e di autorità civili, militari e religiose. Una iniziativa che ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle forze dell’ordine, con spazi pensati anche per i minori. Sono ben 132 le stanze presenti in tutto il territorio nazionale, la cui denominazione fa riferimento al titolo di un saggio di Virginia Woolf.
«I dati sono allarmanti – ha sottolineato il capitano della Compagnai di Soverato Gerardo De Siena, affiancato dal comandante provinciale di Catanzaro Antonio Montanaro – in quanto dal 2017 ad oggi sono stati oltre 30 gli arresti effettuati nel nostro territorio in flagranza di reato o su mandato dell’autorità giudiziaria, in materia di violenza di genere. Ci riferiamo quindi a reati compresi nelle categorie degli atti persecutori, stalking, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Proprio ieri è stato eseguito l’ultimo arresto in ordine di tempo in materia di maltrattamenti in famiglia, in particolare si è trattato di intervenire in occasione di un episodio di violenza da parte del figlio nei confronti della madre. I Carabinieri sono vicini al territorio e per questo ci appelliamo alla popolazione affinchè non esiti a contattarci sia recandosi presso le nostre caserme sia contattando il numero di emergenza 112».
Per la presidente Maida: «Questa iniziativa nasce dall’idea che è necessario aiutare le donne a denunciare ogni forma di violenza in un ambiente più familiare e accogliente. La stanza è fornita anche di un sistema di ripresa audio video che faciliterà la trascrizione immediata della denuncia. Pensiamo che in questo modo, con un’azione concreta, abbiamo potuto dare il nostro contributo per spingere le donne a denunciare, per far emergere le tragedie che vivono all’interno delle loro case».