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COSENZA – E’ scattata all’alba l’operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Rogliano. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, i militari dell’arma, insieme al personale del Nucleo cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito quattro provvedimenti di custodia cautelare, di cui tre a Rogliano ed uno a Cosenza, oltre a numerose perquisizioni tra il capoluogo bruzio e l’area del Savuto.
L’operazione, denominata “Willy”, che ha visto impegnati 40 militari, ha consentito di smantellare un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata presso il comando provinciale dei carabinieri di Cosenza, con l’intervento del comandante del Nucleo Operativo Carabinieri di Rogliano Giovanni Caruso.
Gli arrestati, tutti associati al carcere di Cosenza, sono Cesare Vittorio Altomare, 38 anni, Roberto Olibano 22 anni, Giovanni Pagliaro, 49 anni, tutti di Rogliano, e Salvatore Carbone, 31 anni di Cosenza.
Le indagini sono cominciate nel 2012, prendendo spunto da una perquisizione, veicolare e personale, avvenuta nel dicembre 2012 nel Comune di Marzi da cui era stato rinvenuto un involucro di marijuana. E’ così iniziata una intensa attività investigativa andata avanti per quasi 3 anni, condotta con l’ausilio di ben 18 intercettazioni telefoniche, 4 intercettazioni veicolari, una intercettazione domiciliare. Numerosi poi i servizi di osservazione posti in essere dagli investigatori nel momento in cui avvenivano gli incontri tra i pusher e gli acquirenti, tutti giovani, anche davanti alle scuole dei comuni del Savuto. La rete di spacciatori è stata così smantellata.
Gli spacciatori, che non erano legati alla criminalità organizzata, si rifornivano delle sostanze stupefacenti, hashish, cocaina e marjuana in prevalenza a Cosenza. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati circa 500 grammi di hashish e 1000 grammi di marijuana. Gli indagati sono accusati di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Due di loro, Paglisro e Olibano, anche per incendio doloso per aver dato alle fiamme l’auto di un cliente che non aveva pagato la fornitura di droga.
Salvatore Bruno