Gli agenti del nucleo decoro urbano di Cosenza, guidati dall’ispettore Luca Tavernise, hanno messo i sigilli ad un manufatto abusivo realizzato lungo il Crati, all’Arenella. Gli uomini della polizia municipale hanno monitorato per alcuni giorni e con discrezione le fasi di costruzione dei locali, completi di impianti elettrici ed idraulici, degli infissi, di un bagno e di una porzione sopraelevata, accertando anche lo scarico del materiale di risulta sulla sponda del fiume.

Deferita una donna albanese

A lavorare sul manufatto alcuni soggetti in azione per poche ore al giorno, al mattino presto e la sera tardi, fino all’intervento delle forze dell’ordine. Gli agenti sono risaliti alla committente dei lavori, una donna di nazionalità albanese, priva del permesso a costruire e di tutti gli altri titoli necessari per poter edificare all'interno del centro storico, zona soggetta anche a vincolo paesaggistico, storico e ambientale. Peraltro le opere sono state realizzate senza cordoli di ferro e opportune legature tra le travi, e dunque a rischio concreto di crollo. Della vicenda è stata data notizia all’autorità giudiziaria la quale procederà sia per i reati edilizi che per quelli ambientali.