Trentadue dirigenti scolastici chiedono a Regione, Asp e Comuni maggiori garanzie per una riapertura in sicurezza. A preoccupare è la recrudescenza dei contagi nella provincia che nelle ultime settimane ha fatto registrare numeri allarmanti
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Tampone antigenico non solo per docenti e tutto il personale scolastico, ma anche per gli studenti. È quanto chiedono i 32 istituti scolastici superiori di Vibo Valentia e provincia, in vista del riavvio della didattica in presenza fissata per il prossimo 7 gennaio.
La richiesta delle scuole
A questo scopo, il liceo statale Vito Capialbi di Vibo e l'Istituto di istruzione superiore di Tropea, a nome di tutti i dirigenti scolastici della provincia, hanno inoltrato via pec una richiesta al presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, al commissario alla Sanità, Guido Longo, all'Asp di Vibo, al prefetto Francesco Zito e ai sindaci del territorio, al fine di organizzare lunedì 4 gennaio una riunione on line per definire tempi, luoghi e modalità d'attuazione della campagna di prevenzione.
Preoccupano i contagi nel Vibonese
In particolare, si legge nella comunicazione, è «indispensabile ed imprescindibile sul piano prevenzionistico che tutto il personale della scuola e tutti gli studenti siano sottoposti preventivamente ed in prossimità del 7 gennaio quantomeno a test rapido antigenico al fine di scongiurare l’ulteriore diffondersi dell’epidemia da Covid-19 anche negli ambienti scolastici e, dunque, consentire così una ripartenza in sicurezza».
A preoccupare è «l’avvenuta precipitazione della situazione epidemiologica nella Provincia di Vibo Valentia a seguito delle numerose positività al coronavirus già rilevate ed accertate dal Dipartimento di Prevenzione competente». In particolare i focolai emersi a Piscopio e Fabrizia, entrambi zona rossa.