«In tutte le scuole della regione dobbiamo garantire lo stesso trattamento a chi decide di andare in Dad e a chi decide di non andare in Dad». Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso di una diretta Facebook.

«Ieri pomeriggio - ha rivelato Spirlì - in accordo con il prefetto Cucinotta mi sono recato in prefettura di Catanzaro con la responsabile regionale dell'Ufficio scolastico, la dottoressa Barbieri, e in collegamento le rappresentanze sindacali della scuola. Ringrazio ancora tutti i rappresentanti sindacali e la dottoressa Barbieri per la solidarietà e le scuse rispetto alle offese ricevute da rappresentanti di istituzioni scolastiche che a certe bassezze non dovrebbero scendere mai, ad atti di bullismo nei confronti della massima rappresentanza istituzionale della Regione.

Sono molto contento - ha aggiunto il presidente ff della regione - di questa riunione perché abbiamo convenuto che l'ordinanza del presidente della Regione non è una barzelletta. In tutte le scuole della regione dobbiamo garantire lo stesso trattamento a chi decide di andare in Dad e a chi decide di non andare in Dad. Leggo ancora commenti di responsabili della scuola che ancora non consentono la didattica a distanza, addirittura considerando assenti ingiustificati gli studenti che la chiedono. Appena arrivo in ufficio ricontatterò la responsabile scolastica regionale, la dottoressa Barbieri, per segnalare questo atteggiamento, che non può essere può assolutamente condiviso, perché - ha rilevato Spirlì - questa manfrina deve avere termine, altrimenti sarà costretto ad aggiustare l'ordinanza. Qual è il problema a mettere un tetto del 50% massimo di riempimento delle aule, considerando che da quel 50% è partito il governo?».

In Calabria, secondo Spirlì «il diritto allo studio è garantito. Quello su cui stiamo lavorando è se è così necessario andare in presenza a scuola oppure, con una buona organizzazione, che ormai c'è, si può consentire a chi vuole di collegarsi da casa, in un periodo straordinario perché questa pandemia non durerà tutta la vita. Il presidente della Repubblica chiede agli italiani e ai parlamentari di vagliare l'opportunità di non andare al voto al più presto perché è pericolo: allora - ha evidenziato il presidente ff della Regione - delle due l'una, se sono pericolosi gli assembramenti tra adulti, sono pericolosissimi tutti i motivi di vicinanza tra i più giovani. Non possiamo impedire il diritto al voto e poi pretendere di garantire la presenza in aula per espletare la didattica». Spirlì ha infine annunciato: «Domani incontrerò tutti i rappresentanti degli studenti alla Cittadella regionale per consentire a tutti di dire la propria opinione»