La Giunta, nella seduta odierna, su proposta del presidente Mario Oliverio, ha deciso l’impugnazione dinanzi alla Corte Costituzionale avverso la legge di conversione del decreto legge sulla sanità n. 35 del 30 aprile scorso per il quale è già pendente ricorso dinanzi la Consulta proposto dalla Regione. Lo riferisce una nota del Consiglio regionale. 

Gli altri provvedimenti approvati

Deliberato poi, su proposta del vice presidente  Francesco Russo, l'organigramma delle strutture amministrative della Giunta regionale responsabili dell'attuazione degli assi prioritari, degli obiettivi specifici e delle azioni del programma operativo regionale Fesr-Fse 2014-2020 approvato con decisione della Commissione Europea. Su indicazione dell'assessore al bilancio e al personale Maria Teresa Fragomeni,  l’Esecutivo ha approvato il programma del fabbisogno del personale per il triennio 2019/2021.

Stabilite anche una serie di variazioni di bilancio per alcuni  dipartimenti tra cui agricoltura, infrastrutture, lavori pubblici.

 

Su proposta dell'assessore all'istruzione Maria Francesca Corigliano, è stato approvato il Piano sul diritto allo studio 2019/2020, ai sensi della legge regionale n. 27/85, il Piano triennale degli interventi di attuazione del diritto allo studio universitario 2019–2021, in riferimento alla legge regionale 34/2001, e il Piano triennale 2019-2021 sull’istruzione tecnica superiore (Its). Deliberato inoltre, su parere dell'assessore al lavoro e al welfare Angela Robbe, l'atto di indirizzo per lo svolgimento di attività ricreative, culturali e sportive a favore dell'inclusione sociale di soggetti svantaggiati ai sensi della legge regionale n.48/2018 e  della legge regionale di stabilità 2019 art.4, comma 6. Approvato anche il regolamento di attuazione della legge regionale n.34 dell’8 novembre 2016 sul riconoscimento del ruolo sociale delle società di mutuo soccorso operanti in Calabria. Infine, la Giunta, su proposta dell'assessore all'ambiente Antonella Rizzo, ha approvato la direttiva tecnica regionale per il controllo di specie invasiva o in soprannumero dei cinghiali in quanto strumento tecnico, propedeutico all’eventuale adozione successiva di Piani di prelievo o abbattimento selettivo finalizzato alla ricostituzione degli equilibri ecologici nelle aree protette regionali.

 

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