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Si indaga in ogni direzione, secondo quanto riferito dai responsabili dell'aeroporto di Scalea, sulla scomparsa dai radar, due giorni fa, di un velivolo anfibio ultraleggero con due persone a bordo di cui si sono perse le tracce all'altezza dell'isola di Capri. Dalla giornata di ieri, le ricerche dell'aereo, partito da Sabaudia domenica scorsa per un volo amatoriale con destinazione Nicotera, in Calabria, si concentrano nello specchio d'acqua a sud di Capri. Nella serata di ieri il responsabile delle ricerche e direttore dell'aeroporto di Scalea, Alberto Ortolani, aveva affermato di non disperare sul ritrovamento del velivolo e, dopo la seconda notte di ricerche infruttuose, si è deciso di allargare il campo ancora più a sud di Capri, senza escludere alcuna pista.
«Non ci resta che spostare l'attenzione delle ricerche - spiegano dalla Capitaneria di Porto di Napoli - non solo su luoghi differenti di ricerca, ma anche senza escludere nessuna pista di indagine». A lasciare perplessi i responsabili delle ricerche, il fatto che l'anfibio ultraleggero, nonostante la mole tutt'altro che trascurabile, sembri essere proprio svanito nel nulla. Alle ricerche dell'ultraleggero partecipano la Guardia Costiera, il Reparto Volo della Polizia di Stato, il Reparto Volo dei Pompieri e numerosi aerei privati.