Gli investigatori hanno anche acquisito i video girati dai giornalisti a bordo della nave
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Il capitano della Sea Watch 3, la nave dell'ong tedesca arrivata ieri nel porto di Reggio Calabria con a bordo 232 migranti salvati nei giorni scorsi nel canale di Sicilia, è stato sentito per quattro ore, a "sommarie dichiarazioni testimoniali" nell'ufficio della polizia giudiziaria al porto. Inoltre, la Questura di Reggio, su indicazione della Procura della Repubblica ha chiesto ai giornalisti a bordo della nave di consegnare tutto il materiale video girato durante il salvataggio del cinque giugno scorso in acque internazionali. A renderlo noto è la stessa ong. La Sea Watch 3 è dunque rimasta in porto fino a dopo la mezzanotte.
«La richiesta di acquisizione del materiale - è scritto nella nota della ong - è stata presentata verbalmente; il rifiuto avrebbe comportato il sequestro del girato. Al fine di sbloccare la situazione e consentire a Sea Watch 3 di tornare nell'area operativa, dove nel frattempo si sono svolti diversi soccorsi, il materiale richiesto ai giornalisti è stato trasmesso agli organi di polizia giudiziaria e l'acquisizione verbalizzata».
«Le motivazioni della richiesta sono coperte da segreto istruttorio e dunque non sono state rese note» precisa la ong.
«I giornalisti - è scritto ancora nel comunicato - hanno a lungo riflettuto sul da farsi, confrontandosi con le rispettive testate e agenzie, e sono stati in seguito condotti nei locali della questura a bordo di vetture della polizia, accompagnati volontariamente dai rappresentanti di Sea Watch Italia, che lì hanno ritrovato alcune tra le persone sbarcate in mattinata, sottoposte a approfondimenti da parte della Squadra mobile».