La vicenda riguardante Sara Pedri al centro di due tesi di laurea che hanno affrontato il tema del mobbing. La ginecologa di Forlì scomparsa a Cles il 4 marzo 2021 si sarebbe tolta la vita dopo aver subito pesanti attacchi dai suoi superiori sul luogo di lavoro, quando era in servizio all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il motivo degli insulti sarebbe stato il conseguimento della laurea all'Università Magna Graecia di Catanzaro.

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«I doni per Sara, per noi e per gli altri continuano ad arrivare, spontaneamente e inaspettatamente. Questa volta sono arrivate direttamente a casa nostra due tesi di laurea», si legge in un post pubblicato da Emanuela Pedri, sorella di Sara, sui suoi profili social con diverse foto allegate tra le quali la si vede con in mano le due tesi delle neo dottoresse Francesca Laghi e Marta Salerno, che hanno conseguito la laurea triennale negli atenei di Bologna e Catanzaro.

«L'ennesima dimostrazione che Sara c'è e non solo per guidare me, ma perché col suo ricordo possa diventare uno strumento potente per ritrovare se stessi quando si perde la strada di casa», si legge ancore ancora nel post della sorella della ragazza scomparsa le cui ricerche non sono mai terminate soprattutto nei pressi del lago di Santa Giustina dove è stata ritrovata la sua auto.