Il personale dipendente da venerdì 6 novembre è pronto a incrociare le braccia. Il management della struttura catanzarese un mese fa è finito al centro dell'inchiesta "Cuore matto"
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Stato di agitazione dei dipendenti del Sant’Anna Hospital di Catanzaro, pronti a incrociare le braccia da venerdì 6 novembre e fino a data da stabilire, per ciò che concerne le attività di assitenza in elezione, quindi programmate. Alla base c’è il mancato pagamento degli stipendi del mese di settembre.
La struttura, un’eccellenza della cardiochirurgia, solo un mese fa è finita sotto la lente delle fiamme gialle che, con l’operazione “Cuore matto”, hanno fatto luce su rimborsi milionari percepiti dal servizio sanitario regionale tra il 2013 e il 2019 a fronte di prestazioni mai effettuate in un fantomatico reparto di terapia intensiva coronarica.
Tutelare i dipendenti
Una presunta truffa da 10 milioni di euro che ha innescato una crisi che ora si ripercuote anche sul personale. Nelle scorse settimane si è riunito in un comitato spontaneo.
Quest’ultimo, seppur intenzionato a garantire le attività di assistenza dei pazienti al momento ricoverati fino alla loro dimissione ed eventuali urgenze, e pur comprendendo le enormi difficoltà del CdA, avendo fiducia nel fatto che si stia impegnando a tutti i livelli per la risoluzione di quanto accaduto, si riserva di mettere in atto iniziative per tutelare i diritti dei dipendenti.
In particolare chiedonoil ripristino delle condizioni minime per poter continuare a lavorare mediante il pagamento della mensilità di settembre e, dove non fosse possibile, mediante l’attivazione delle forme di ammortizzazione sociale previste.
Famiglie in difficoltà
I rappresentanti del comitato, che ad oggi conta circa 80 dipendenti, numero destinato ad aumentare, in una lettera indirizzata al management aziendale, evidenziano inoltre le grosse difficoltà per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, considerato soprattutto il momento di forte crisi economica.
Per il comitato non è possibile accettare che centinaia di lavoratori, non sottoposti ad alcuna indagine della magistratura, debbano pagare il prezzo di una situazione rispetto alla quale sono totalmente estranei, senza avere la certezza delle prospettive future. Il comitato dei dipendenti del Sant’Anna Hospital resterà dunque in assemblea permanente in attesa di sviluppi.