Si arricchisce di una appendice giudiziaria la querelle che dalla vigilia di Natale ormai si trascina tra l'azienda sanitaria provinciale e il Sant'Anna Hospital di Catanzaro. Dopo la protesta inscenata ieri nella sede di Madonna dei Cieli a causa dell'azionamento del pignoramento del valore di 17 milioni nei confronti della clinica privata, la Guardia di Finanza questa mattina ha acquisito tutta la documentazione utile sul caso sia dalla sede dell'Asp che dagli uffici amministrativi della struttura assistenziale.

L'esposto in Procura

Nel pomeriggio di ieri, infatti, i vertici della clinica privata erano stati ricevuti dal procuratore capo, Nicola Gratteri, sulla cui scrivania era stato depositato un esposto accompagnato da una serie di accuse sui rischi connessi al mancato trasferimento dei pazienti ricoverati nella clinica che, dopo l'azione di pignoramento, ha dichiarato di non essere più nelle condizioni di garantire assistenza e interventi salvavita. La questione era anche finita sulla scrivania del prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, allertata per assumere le determinazioni del caso. Questa mattina il Sant'Anna Hospital ha trasmesso una nota a tutti gli ospedali per chiedere disponibilità al trasferimento dei 26 pazienti tuttora ricoverati, di cui almeno 7 in gravi condizioni e che richiederebbero un intervento immediato.

La Finanza negli uffici

Tuttavia, gli sviluppi odierni fanno pensare all'apertura di un fascicolo d'indagine per verificare eventuali ipotesi di reato. In mattinata la Guardia di Finanza, su delega della Procura, ha infatti acquisito documentazione dagli uffici dell'Asp per poi raggiungere il Sant'Anna Hospital dove ha acquisito ulteriori informazioni e atti. In particolare, riguardo alle condizioni di salute dei pazienti, all'azione di pignoramento intrapresa dall'Asp. Nel frattempo, però quest'ultima ha trasmesso una prima bozza di contratto 2020, del valore di circa 20 milioni di euro per le prestazioni già rese dalla clinica in regime di accreditamento.