Santa Domenica Talao, al via il corso di primo soccorso

L'evento si terrà domenica 21 ottobre nella sede del centro di aggregazione giovanile e vedrà impegnati i componenti dell'associazione di Protezione civile

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di Francesca  Lagatta
5 ottobre 2018
13:34

Si terrà il prossimo 21 ottobre a Santa Domenica Talao, a partire dalle ore 9, presso la sede del centro aggregazione giovanile e vedrà impegnati l'associazione di protezione civile “Falchi del Pollino”del Comune di S.Domenica Talao, la “Società Italiana Anestesia Analgesica Terapia Intensiva Pediatrica" e la "Scuola Italiana Emergenze". Così è organizzata la giornata della seconda sessione del corso “BLSD/PBLSD”, ossia la rianimazione cardio polmonare adulto e pediatrico che prevede manovre di disostrusione delle vie aeree abilintante all'uso del defribrillatore. La partecipazione, aperta a tutti, prevede un costo minimo di partecipazione e garantisce il rilascio dell'attestato, del tesserino e del kit didattico. 

«La vita, - dichiara in una nota il presidente dei Falchi del Pollino Valentino Cioffi, - è un dono prezioso e imparare le pratiche di primo soccorso può essere utile non solo a chi opera già nel settore. Il nostro scopo sociale è quello di donare il nostro impegno solidale a chi ne ha bisogno e questo ambito sociale promosso va nella direzione che intendiamo percorrere per il bene della nostra comunità e della nostra gente».


 

D'altronde la cittadina di Santa Domenica Talao ha dimostrato già in passato di essere sensibile ai temi della sanità e della rianimazione. Esattamente un anno fa i volontari capeggiati da Cioffi, grazie anche al contributo dell'amministrazione comunale, avevano donato alla comunità un defibrillatore semiautomatico cardiaco. L'apposito impianto si trova in piazza, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno in caso di emergenza. 

 

Al di là dell'utilità in sé, eventi e manifestazioni come queste servono in minima parte a colmare il vuoto abissale creato sul Tirreno cosentino da anni di gestione scellerata in ambito sanitario. Molto spesso, tuttora, gli oltre 60mila residenti della costa e dell'entroterra tirrenica sono costretti a subire notevoli ritardi nei soccorsi a causa di una rete emergenza/urgenza prima letteralmente smantellata e poi riattivata in modo inefficace e insufficiente. Il che, purtroppo, continua e far registrare danni e malumori.

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