«Le affermazioni di Spirlì sono semplicemente false, Emergency sta in Calabria da prima di Spirlì». Sono le parole con cui Gino Strada liquida le accuse che si sono state rivolte nelle scorse settimane dal presidente ff della Giunta regionale calabrese Nino Spirlì. Dichiarazione che il numero uno di Emergency ha rilasciato questa mattina durante un’intervista a Radio Capital.

«Penso che i cittadini calabresi – ha detto Strada - vedono i loro diritto alla salute molto compromesso da un sistema pubblico che nel corso degli anni è stato devastato. Non ho ancora avuto modo di farmi un’opinione sulla sanità in Calabria. Serve cambiamento radicale, ma con 18 ospedali chiusi in questa regione serve un ripensamento generale, un lavoro difficile».

 

Ci è stato chiesto di intervenire insieme alla protezione civile a Crotone per allestire un reparto per pazienti Covid. Credo che i lavori finiranno tra stasera e domani mattina. È primo intervento, ma ce ne sono tanti di possibili per rimettere in piedi la sanità in Calabria, ma il primo credo sia che quello di ricominciare a coltivare la sanità pubblica e non quella privata».

 

Il medico risponde poi alle dichiarazioni che nelle scorse settimane erano state rilasciate da Spirlì, quando si era cominciato a fare il nome di Strada tra quelli papabili a ricoprire il ruolo di commissario alla sanità in Calabria. Il presidente ff aveva definito Strada un «medico missionario» sostenendo che «la Calabria non è l’Afganistan».

 

«A chi fa confronti tra la Calabria e l’Afganistan – spiega - dico che si sbaglia di grosso, è un paragone banalizzante. La Calabria ha problemi molto diversi: intanto non è in guerra o, perlomeno, non in una guerra in senso stretto. Non mi piacciono questi paragoni frettolosi»

 

«Le affermazioni di Spirlì sono semplicemente false, Emergency sta in Calabria da prima di Spirlì e non facciamo ospedali da campo, ma presidi medici di alta qualità. L’ultimo progetto che abbiamo realizzato, un ospedale pediatrico, l’ha disegnato Renzo Piano che non mi pare che sia uno che si occupi di ospedali da campo»».

 

Infine, Strada spiega che non avrebbe «accettato la carica di commissario alla sanità calabrese perché riguarda altri tipi di professionalità. Se il Governo me l’avesse chiesto avrei declinato l’invito»