Sul futuro dell’ospedale di Cariati si passa agli atti di diffida. Lo ha fatto in queste ore il sindaco Filomena Greco che ha indirizzato l’atto al ministro della Salute Speranza e al commissatio ad acta Guido Longo affinché provvedano, ognuno di propria competenza, «immediatamente ed in autotutela, a modificare/integrare il proprio decreto (n.31 del 18.02.2021) per consentire al commissario straordinario Asp Cosenza, Vincenzo La Regina nella redazione dell’Atto Aziendale della provincia di Cosenza, la re-immissione dell’ospedale Vittorio Cosentino di Cariati nella rete ospedaliera. Il ministro alla Salute Roberto Speranza vigili sull’operato dei commissari e verifichi che gli atti dagli stessi adottati, rispettino i LEA e ripristinino, in particolare sul nostro territorio,  il diritto alla salute costituzionalmente garantito per tutti gli italiani, compresi i cittadini calabresi e nello specifico quelli del Basso Jonio Cosentino e dell’Alto Jonio Crotonese».

A Trebisacce si riapre

Nell’Alto jonio invece il commissario ad acta Andrea Urbani ha disposto l’impegno delle somme necessarie per la riapertura del Chidichimo.

Ad annunciarlo è il sindaco di Trebisacce Franco Mundo, secondo il quale il commissario Urbani «ha disposto nei confronti della Regione Calabria, il vincolo e l’impegno delle somme necessarie per l’esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato: «2.357.040,22 euro per far fronte ai lavori di adeguamento del blocco operatorio del presidio ospedaliero di Trebisacce; € 90.000,00 per far fronte alla verifica di vulnerabilità sismica presso l’intera struttura costituente il presidio ospedaliero di Trebisacce; 489.408,04 euro, che rappresenta il 20% della somma totale, per far fronte ad eventuali imprevisti nell’esecuzione del mandato commissariale e per corrispondere quanto liquidato a titolo di spese giudiziali in favore del Comune di Trebisacce nei provvedimenti giurisdizionali». Tutto questo in attesa che venga quantificato l’ammontare dei costi occorrenti a dare integrale esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato. Si lavori, inoltre, al fine di procedere all’attuazione delle seguenti attività: Opere per l'adeguamento statico-funzionale architettonico; Impiantistico e antincendio, nella fattispecie interventi di adeguamento normativo; Degli impianti tecnologici della struttura con riferimento a cabine elettriche; Impianti elettrici, sistemi e impianti speciali, impianto idrico; Sanitari e fognari; Impianti antincendio e impianti gas medicali. «Finalmente lo Stato si ricorda di essere uno Stato di Diritto – ha dichiarato  Mundo - in cui le sentenze devono essere rispettate, in cui il Diritto alla salute non può e non deve essere accantonato o dimenticato».