Il direttore di Malattie infettive del Sacco di Milano: «Si tratta di un lavoro difficile». E sul balletto delle nomine: «Povero paese nostro»
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«Gino Strada ha un gran coraggio a mettersi in questo tipo di situazione». Il professor Massimo Galli, direttore di Malattie infettive del Sacco di Milano, risponde così ad 'Agorà' alle domande sulla situazione in Calabria.
«Faccio i miei migliori auguri ad un amico e a una persona che stimo», riferendosi a Gino Strada e all'accordo raggiunto tra Emergency e la Protezione civile. «Eravamo compagni di università… Si tratta di un lavoro difficile, già bisogna trasferire l’esperienza di Gino e della sua organizzazione in un intervento del genere… Se si aggiunge che il suo lavoro, invece di essere universalmente apprezzato, si ritrova ancora tra l’incudine e il martello…», sottolinea aggiungendo: «È il dramma di tutti i tecnici alle prese con componenti di ordine politico. Una persona chiamata per salvare la situazioni si trova davanti una serie di opposizioni preconcette. Veramente mi vien da dire che ha un gran coraggio…».
Davanti alla situazione della Calabria, con 3 commissari usciti di scena in pochi giorni, «da cittadino mi viene voglia di dire ‘povero paese nostro’. C’è stata una serie di scelte discutibili che hanno influito sulla possibilità di gestire le cose».
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