VIDEO | La misura introdotta per concedere il riposo estivo ai dipendenti: stop alle visite specialistiche fino a settembre. Contrazioni dei servizi anche al Pronto soccorso, dove è stata ridotta l'accettazione dei codici bianchi
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Ambulatori chiusi, anzi. Ieri lo erano, oggi viaggiano a scartamento ridotto. La sanità a spizzichi e bocconi offerta in una regione condannata ad un eterno piano di rientro, senza personale, nè risorse, nè servizi. Si va avanti così a fari spenti costretti a contrarre assistenza per concedere il riposo estivo ai già pochi dipendenti in servizio. È quel che accade nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro,dove dall'1 luglio, sette medici sono andati in ferie lasciando sguarniti gli organici già normalmente sottodimensionati.
«Ieri l'ambulatorio era chiuso, oggi è aperto», afferma un'operatrice sanitaria in forza al reparto. Ma quando chiediamo come effetuare le prenotazioni conferma che il cup è chiuso. «Si chiude per dare la possibilità ai medici di andare in ferie», aggiunge poi. Così tra l'assistenza ai degenti e il supporto in Terapia intensiva, ad avere la peggio è stato l'ambulatorio: chiuso fino a settembre.
Non va meglio al Pronto soccorso, dove il fuggi fuggi di medici alla ricerca di lidi più sereni, ha costretto il primario a sospendere per alcuni giorni alla settimana l'ambulatorio dei codici bianchi. «I codici di minore gravità hanno avuto un rallentamento perchè non vi è la disponibilità di medici - ha dichiarato il direttore del reparto di Medicina d'Accettazione e d'Urgenza, Giuseppe Masciari -. Non riusciamo a garantire ogni giorno questo servizio benché avessimo creato un percorso allo scopo di ridurre i tempi di attesa. Questo non sempre è possibile adesso".
Luana Costa