Ha i crismi del rischio elevatissimo lo smottamento di rocce avvenuto nella giornata di venerdì a San Lucido. Lo stato di allerta è tale da aver indotto il sindaco, Cosimo De Tommaso, ad emanare ordinanze di sgombero delle abitazioni in linea con la traiettoria di caduta massi, e dispositivi di interdizione al transito sulla strada che attraversa la parte soprastante della rocca, nel tratto che separa la più celebre rotonda del tirreno cosentino dal punto in cui, la giovane e sfortunata Cilla, secondo la leggenda, si gettò in mare dopo aver atteso invano il ritorno del marito disperso.

A precipitare sono stati grossi e pesanti blocchi rocciosi, che al momento si sono limitati ad impattare sulla copertura di una galleria artificiale al cui interno transitano treni che a volte sfiorano anche i 160 km/h. Per questa ragione anche Rfi è entrata in azione, disponendo il dislocamento di una squadra addetta al monitoraggio h24 del costone.

Preoccupatissimo, ovviamente, il primo cittadino ha concentrato i suoi sforzi per la preliminare messa in sicurezza della zona, con interventi che però sono assai limitati rispetto a quelli necessari, «perché qui c’è ancora da rimuovere le rocce messe in bilico dal crollo – ha detto Cosimo De Tommaso – e inoltre è necessario un più radicale intervento sull’intera area, perché c’è un movimento in atto che sicuramente tornerà a farsi sentire». Come testimonia la carreggiata stessa della strada su cui ora i veicoli – a parte quelli utilizzati per interventi di manutenzione – non possono transitare, caratterizzata da una serie di avvallamenti simili a collassi, che hanno determinato crepe in più punti dell’asfalto.