Inchiodato dalle videocamere che puntano la piazza, intento a sporcare un monumento, è un minore uno dei misteriosi imbrattatori che proliferano a San Ferdinando. Fenomeno da tempo attenzionato, diversi sono infatti gli angoli del paese deturpati, e il sindaco Andrea Tripodi – oltre a far convocare i genitori dai vigili urbani – lancia l’allarme educativo.

«Vorrei che con uno sforzo corale – spiega – riuscissimo a trasformare questo problema nell’occasione per discutere con le agenzie educative, le associazioni, la chiesa, le famiglie, di come possiamo avviare percorsi che responsabilizzino i ragazzi al senso civico».

Nell’ultimo caso ad essere deturpata è stata la fontana collocata davanti al municipio, e come negli altri casi pronte sono state le squadre degli operai comunali per coprire l’obbrobrio. Ma ci sono scritte più grandi che è più difficile rimuovere, sulla bella passerella in legno che taglia la spiaggia e ai piedi di un grande monumento che sorge sul lungomare, ed è a partire da questa difficoltà determinata da un atteggiamento seriale che l’amministratore vuole invitare alla riflessione.

«C’è bisogno di un’alleanza fra adulti – conclude il primo cittadino– per far capire che mantenere decorosi i nostri luoghi pubblici, significa emanciparsi, crescere, raggiungere condizioni in cui sia possibile vivere nel bello».