Un cartello nuovo di zecca annuncia il riavvio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Il rumore della pala meccanica riempie il cantiere. In moto anche un escavatore. Avviata la realizzazione delle opere complementari annunciate il 17 maggio scorso con la firma del verbale durante una cerimonia di benedizione. Una sorta di terza o quarta prima pietra. Forse è la volta buona, si spera. «I lavori questa volta saranno completati», dice fiduciosa anche il sindaco Maria Limardo. «Si tratta di un intervento da quasi 15 milioni di euro propedeutico alla costruzione di un'opera - attesa da 20 anni - che vedrà la luce nel 2026», aggiunge il primo cittadino.

A far slittare l’avvio dell’intervento è stato un ritardo nell’approvazione del progetto esecutivo. Tanto è bastato a scatenare legittimi dubbi da parte della cittadinanza. L'ultima interrogazione in ordine di tempo porta la firma del consigliere regionale del Gruppo misto – Liberamente progressisti Antonio Lo Schiavo, che domandava al governatore Occhiuto il perché dell'ennesimo ritardo nell'avvio dei lavori.

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I mezzi all'opera sono la risposta che tutti aspettavano. Nell'area del cantiere sorvegliata h24 incontriamo Salvatore Molinaro, ispettore della società Guerrato affidataria dei lavori. «Stiamo lavorando, lo vedete anche voi», spiega. Ci mostra gli uffici, una sorta di cervello del cantiere che insieme al Rup sorveglierà sul corretto svolgimento degli interventi.

«Stiamo modellando il terreno per realizzare i basamenti», chiarisce. I lavori sono dunque ripartiti e «questa volta proseguiranno senza soluzione di continuità», assicura guardando quell’enorme distesa di terreno sulla quale tra tre anni sorgerà (si spera) il nuovo ospedale di Vibo Valentia. 
«Stiamo costruendo una Ferrari - conclude - non è un intervento semplice, ma siamo partiti».