Si è notevolmente abbattuto il dato dei pazienti Covid a Corigliano-Rossano. Sono state adottate anche le prime misure, tra cui la chiusura di un’ala del Polo Covid di Rossano, mentre il personale è stato spalmato nei reparti e ambulatori di Cariati, Corigliano e Rossano. S'ipotizza la conversione del reparto in pneumologia. Nella divisione risultano 9 degenze e non più 38 come quando era a pieno regime non più di qualche settimana fa.

Macchina tamponi ferma

È sui tamponi che restano problemi. Al “Nicola Giannettasio” la macchina è di nuovo ferma e il disagio produce ripercussioni in pronto soccorso sia per gli acuti sia per chi è destinato con base di ricovero nei reparti. Il personale destinato all’emergenza è ancora sottodimensionato (ben sette medici dichiarati non idonei tra le postazioni di Corigliano e di Rossano), medici, infermermieri, ausiliari e oo.ss. rinnovano, in una lettera, l’invito al commissario dell’Asp Vincenzo La Regina di mantenere l’impegno assunto il 21 maggio scorso proteso a risolvere il problema del numero dei sanitari ridotto a lumicino a tal punto da non poter far fronte al piano ferie. A Corigliano problemi anche in radiologia per mancanza di medici. 

La campagna vaccini 

Nel frattempo nell’hub regionale del Palabrillia e negli altri centri vaccinali si continua spediti nelle attività. La macchina, dopo una serie di infinite polemiche, è ormai collaudata e continua nel processo di vaccinazione. Tuttavia, si registra una sottile abbassamento della guardia nei rapporti con il virus che, seppur rientrato, continua a circolare.

Stasi e la mascherina

Su questo punto ha fatto discutere un video, divenuto virale, in cui si riprende il sindaco Flavio Stasi in piazza con gli studenti, senza mascherina, a canticchiare “Notte prima degli esami” come augurio ai ragazzi. Sull’episodio i consiglieri comunali di minoranza Gino Promenzio e Francesco Madeo hanno chiesto l’intervento delle autorità competenti affinché il primo cittadino venga sanzionato e richiamato al rispetto delle regole.