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Tutto da rifare. Il gup del Tribunale di Catanzaro Carlo Saverio Ferraro ha disposto la trasmissione degli atti che vedono indagati l’avvocato di Reggio Calabria Lorenzo Gatto e Annamaria Cannizzaro, funzionaria della Procura generale della Corte di appello di Reggio Calabria, alla Procura reggina, nonostante la ferma opposizione del pm titolare delle indagini Gerardo Dominijanni, secondo il quale la competenza territoriale è del capoluogo calabrese atteso che i terzi danneggiati sono magistrati dello Stretto. Entrambi gli indagati furono inchiodati da alcune registrazioni, dalle quali sarebbe emerso che Cannizzaro non ci avrebbe pensato due volte a fornire notizie coperte da segreto all’ avvocato. È bastato che il legale chiedesse alcune informazioni alla dipendente del Ministero della giustizia per ottenere informazioni sui procedimenti penali relativi a Giuseppe Piromalli, Pasquale Condello e Giovanni Tegano. Risale a febbraio 2014 la richiesta di rinvio a giudizio per Gatto e Cannizzaro, che devono rispondere di rivelazione di segreti di ufficio e utilizzazione di informazioni che dovevano rimanere top secret. Richiesta che il pm ha ribadito nelle scorse udienze in aula, ritenendo sussistenti tutti i presupposti per finire in dibattimento. La dipendente, in veste di pubblico ufficiale «violando i doveri inerenti la sua funzione - si legge nel 415bis notificato a gennaio del 2014- su istanza dell’avvocato, soggetto non titolare del diritto a riceverle, rivelava a costui, senza il rispetto delle modalità previste per il diritto di accesso, notizie del proprio ufficio coperte da segreto». Fatto accertato a Reggio Calabria il 5 luglio 2011. Nel procedimento, il pm aveva individuato come parte offesa il Ministero della Giustizia, mentre i terzi danneggiati sono il procuratore generale Salvatore Di Landro eil suo sostituto Fulvio Rizzo.
Gabriella Passariello