VIDEO | Michele Oppedisano dalla notte di Ferragosto ne è uscito con 7 punti in testa e 15 al braccio. Adesso avverte: «Gli africani si sentono protetti, così si rischia che ogni quartiere di Rosarno si trasformi in un ring»
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Si respira un'aria pensante a Rosarno e San Ferdinando tra la comunità locale e quella degli stagionali africani. Nn clima teso che si è surriscaldato ulteriormente dopo la rissa della notte di Ferragosto, avvenuta sul lungomare della cittadina portuale. Uno scontro nel quale, secondo i carabinieri della compagnia di Gioia Tauro, che stanno conducendo le indagini, sarebbero rimasti coinvolti quattro immigrati africani e una decina di italiani.
Cause e responsabilità restano ancora incerte, il compito di chiarirle sarà del tribunale di Palmi. Intanto, però, dopo avere registrato la versione dei migranti coinvolti nella battaglia, della notte del 14 agosto scorso, siamo andati a sentire la versione di uno dei rosarnesi rimasti feriti durante la rissa. Si tratta di Michele Oppedisano, la cui versione di Oppedisano si pone agli antipodi rispetto a quella dei migranti. Da quella rissa, il rosarnese ne è uscito con 7 punti in testa e 15 al braccio.
Per il rosarnese, la reazione dei migranti sarebbe stata sproporzionata, mettendo in guardia sulla crescente tensione che ormai pare avere minato ogni possibilità di convivenza civile tra le due comunità: «Gli africani si sentoni protetti, se li guardi male ti vanno a denunciare. Così si rischia che ogni quartiere di Rosarno si trasformi in un ring».
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