A Rende, nel Cosentino, i militari dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà, per il reato di “Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone e sulle cose” un 29enne cosentino e contestualmente deferito in stato di libertà, per il reato di “Violenza privata in concorso” una 24enne e una 30enne entrambe venezuelane.

 

I militari operanti, nella notte del 27 marzo 2017, intervenivano in Rende (CS), presso l’abitazione delle predette ove, poco prima, il 29enne, unitamente ad un suo amico, 21enne residente a Cosenza, dopo aver pagato la somma di euro 20 in cambio di una prestazione sessuale con la 30enne, poi non concretizzatasi a causa del rifiuto della donna di consumare il rapporto e di restituirgli il denaro, la schiaffeggiava e le distruggeva il pc ed il telefono cellulare per poi allontanarsi velocemente. L’amico invece, rimasto nell’abitazione, veniva rinchiuso all’interno dell’appartamento dalle due donne le quali, serravano la porta d’ingresso, si chiudevano all’interno di una stanza e urlando richiamavano l’attenzione dei vicini.

 

Il 21enne pertanto, preso dal panico, al fine di scappare dall’abitazione, si è lanciato dal balcone, posto al secondo piano dello stabile, riportando gravi ferite agli arti inferiori e superiori per le quali è tuttora ricoverato, in prognosi riservata, presso l’ospedale civile di Cosenza.