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Nel corso di specifici servizi di polizia giudiziaria svolti nei giorni scorsi all’interno della tendopoli di San Ferdinando, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro, ad esito di mirata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha sottoposto a fermo d’indiziato di delitto di iniziativa, Joy Omorodion, cittadina extracomunitaria di nazionalità nigeriana, in quanto gravemente indiziata del reato di concorso in riduzione in schiavitù, concorso in sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.
La donna è infatti accusata di aver, con il fratello Sunday Omorodion (tratto già in arresto in flagranza di reato nel mese di novembre 2016), ridotto in schiavitù la connazionale ventenne B.I., approfittando della sua situazione di vulnerabilità, mantenendola in uno stato di soggezione fisica e psicologica continuativa, nonché tenendola segregata, in condizioni igieniche pessime, in una stanza di un appartamento di Rosarno e costringendola a prostituirsi.
La giovane era altresì obbligata a versare loro l’intero importo di ogni prestazione sessuale, minacciandola di infliggerle lesioni personali e di uccidere i congiunti nel suo Paese di origine, se non si fosse prostituita per riscattare il debito di 20mila euro contratto per raggiungere l’Italia.
La donna, oggi raggiunta da un provvedimento di fermo di indiziato di delitto si era resa irreperibile ed è stata nei giorni scorsi rintracciata all’interno della tendopoli. Il fermo è stato poi convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palmi che applicava, , nei confronti della donna, la misura cautelare della custodia in carcere.