Nuova tegola su Lucano: l'accoglienza a Riace verso la chiusura

La Stazione Unica Appaltante esclude l'associazione di coop guidata da Città Futura. Persi quasi 4 milioni di euro
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di Ilario  Balì
11 aprile 2018
16:44
Mario Oliverio e Mimmo Lucano
Mario Oliverio e Mimmo Lucano

A tre giorni dall’iniziativa pubblica con il governatore Mario Oliverio, su Riace si abbatte una nuova tegola. La Suap ha infatti dichiarato infruttuosa la gara per i progetti di accoglienza a Riace relativi al triennio 2017-2019, escludendo l’associazione temporanea d’imprese guidata da Città Futura.

Come riportato nel bando della Stazione Unica Appaltante, la gara avrebbe garantito al Comune guidato da Mimmo Lucano quasi 4 milioni di euro, di cui 1 milione e 500 mila da destinare alle spese per il personale. L’unico criterio di aggiudicazione stabilito era l’offerta economica più vantaggiosa. Invece l’Ati, con a capo Città Futura, seguita dall’associazione Welcome e da Work cooperativa sociale onlus, è stata esclusa e la gara dichiarata infruttuosa.


«Se nel giro di pochi giorni non dovessero intervenire dei fattori positivi, siamo obbligati a chiudere» aveva dichiarato Lucano sabato scorso davanti a microfoni e telecamere. Al suo fianco il Presidente della Giunta Regionale.

«Questa esperienza – secondo il presidente Oliverio - deve continuare a vivere. Chiedo a Mimmo una proroga del suo sacrifico. Non deve mollare. La Regione e la Calabria che io rappresento sono con lui. Perciò rivolgo un appello al Governo e al prefetto: le risposte alle attese devono essere e rapide». Già sul finire dello scorso anno una prima gara d’appalto sull’accoglienza bandita a Riace era andata deserta.

 

 

 

Giornalista
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