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L’acqua scorre a singhiozzo dai rubinetti, in alcuni casi l’erogazione è talmente misera da non consentire neppure il riempimento delle cisterne condominiali. La siccità continua a mordere nonostante l’arrivo della stagione delle piogge. Le rotture lungo le condotte idriche ne amplificano gli effetti nelle case dei cittadini. A Rende, interamente dipendente dall’acquedotto dell’Abatemarco, la carenza del prezioso liquido ha assunto livelli insopportabili. Sono soprattutto le contrade di Roges e Quattromiglia a soffrire, con danni importanti per alcune categorie commerciali, bar, lavanderie e parrucchieri soprattutto.
Manna ingiunge di incrementare la fornitura
Il sindaco Manna prova a correre ai ripari ed ha emesso una ordinanza per obbligare la Sorical ad aumentare la portata ad un livello superiore ai duecento litri al secondo. Sarebbe questa la soglia minima, individuata dal comune, per scongiurare ripercussioni sulla salute e l’igiene pubblica. Le riserve di acqua disponibili però, non consentono alla Sorical di aumentare la pressione senza causare danni agli altri comuni serviti dall’Abatemarco.
Combattere la dispersione è la parola d'ordine
Si lavora allora sulle perdite, presenti anche nel territorio di Rende, per recuperare il quantitativo necessario a riportare il prezioso liquido in tutte le case. Si stima una dispersione di circa 60 litri al secondo. Sarebbe sufficiente recuperarne una ventina per allontanare l'emergenza. Proprio nelle ultime ore Sorical è intervenuta per riparare alcune rotture nei pressi dell'Università della Calabria.
Nel frattempo cresce l’esasperazione, tale da indurre i rendesi a darsi appuntamento lunedì mattina, 13 novembre, davanti il municipio per una spontanea manifestazione di protesta.
Salvatore Bruno