Pene dai 10 ai 12 mesi sono state inflitte a quattro ex dipendenti della Regione Calabria, accusati di truffa ai danni dello Stato e falsità nell'utilizzazione del badge. Il processo scaturisce dall'inchiesta della Guardia di Finanza che ha coinvolto 50 dipendenti regionali, dislocati tra gli uffici dei Dipartimenti Avvocatura, Attività produttive, Cultura, Politiche energetiche, Bilancio e Lavori pubblici. A incastrare i funzionari della Regione sono state le microcamere nascoste della Guardia di Finanza che hanno ripreso gli impiegati mentre, dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dall'uffico per questioni private. Dopo l'inchiesta della magistratura la Regione Calabria aveva deciso proprio per i quattro odierni imputati altrettanti provvedimenti di licenziamento. Per altri 5 indagati era arrivata la sospensione dal servizio per un periodo superiore a 11 giorni, e ancora 41 rimproveri, tra scritti e verbali, e 2 sole archiviazioni. Il gup del Tribunale di Catanzaro Domenico Commodaro ha comunque concesso la sospensione della pena per i quattro imputati che avevano scelto di essere giudicati con rito abbreviato.