Solo sette giorni. Tanto è durato il bando di gara da 174mila euro (iva esclusa) che la Regione ha aperto e chiuso in appena una settimana per individuare l’impresa che dovrà portare la Calabria a Milano per la Borsa internazionale del turismo, in programma dal 9 all’11 febbraio.

 

La Calabria al Bit di Milano

La partecipazione a quello che è senza dubbio il più importante appuntamento fieristico del settore, è stata definita in una manciata di giorni, ricorrendo a una trattativa privata. Gara, dunque, fino ad un certo punto, visto che alla base della procedura c’è una semplice “manifestazione d’interesse” che, facendo leva sull’articolo 36 del codice degli appalti, consente gli affidamenti diretti “previa consultazione sul Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (Mepa) di almeno cinque operatori economici”.

 

Occhio (di lince) al bando

Operatori economici molto attenti o particolarmente fortunati, considerato che incappare nel bando non era affatto facile. Pubblicato dalla Regione l’8 gennaio scorso, il mercoledì successivo, alle ore 13 del 15 gennaio, risultava già chiuso, a dieci giorni dalle elezioni che dovranno decretare chi sarà il nuovo governatore dopo Mario Oliverio.

 

Le caratteristiche delle imprese ammissibili

Ridotte all’osso le caratteristiche delle imprese che potevano partecipare compilando una domandina di due pagine: oltre all’ovvia iscrizione al Mepa e alla Camera di commercio, l’impresa deve risultare in possesso “per gli anni 2016-2017-2018 di un fatturato globale, anche cumulato, di importo non inferiore a 348mila euro” e dovrà aver realizzato, negli stessi anni, “servizi di organizzazione e gestione integrata degli eventi” per un importo complessivo, anche cumulato, non inferiore a 174mila euro”, che poi coincide con l’importo del bando.

 

Insomma, un giro d’affari abbastanza modesto che non è proprio quello di un’azienda leader del settore. Eppure, il compito che attende il vincitore non è certo facile: entro il 27 gennaio dovrà presentare il progetto e l’8 febbraio - a contratto sottoscritto - dovrà aver finito l’allestimento dello stand Calabria alla Bit che apre i battenti il giorno dopo, organizzando contestualmente i servizi di accoglienza e comunicazione.

 

I servizi chiesti e quanto costano

Nello specifico, l’area espositiva dovrà misurare in totale 450 metri quadri, di cui 310 per le postazioni di 56 operatori turistici calabresi che nei mesi scorsi hanno chiesto di partecipare alla Bit. Gli altri spazi saranno dedicati alla Ente Regione (mq.40), alle conferenze e ai seminari (mq. 40), a un punto ristoro (mq. 40) e agli uffici (mq. 20). Questo solo per quanto riguarda la logistica. Poi ci sono i servizi veri e propri e le risorse umane da selezionare e impiegare: servizi generali di allestimento dello stand con due referenti (spesa preventivata di 135mila euro), 8 hostess (6mila euro, per 250 euro a testa per tre giorni), raccolta e trasporto materiale (3mila euro), gestione punto ristoro con chef calabrese e due camerieri/barman in servizio dalle 8 alle 18 (20mila euro). Infine, immancabile, un ufficio stampa ad hoc per la 3 giorni di Milano (10mila euro).

 

Nel bando è specificato che “la Regione si riserva il diritto di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida”, nonché di “selezionare in autonomia i soggetti da invitare attingendo dalla piattaforma Mepa in relazione alla tipologia dei servizi richiesti”.


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