VIDEO | La nuova sede sarà ospitata in una struttura che fu del boss Rocco Musolino nel cuore del centro storico della città dello Stretto
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
L’Agenzia nazionale per i beni confiscati cambia casa ma non lascia Reggio Calabria. Si tratta solo di un trasloco dall’attuale sede, in comodato d’uso per un accordo sottoscritto con il comune reggino, in un sito più accogliente ma soprattutto sottratto alla ‘ndrangheta.
Da Viale Amendola i dipendenti dell’Agenzia si sposteranno in Via San Francesco Da Paola, nel cuore del centro storico di Reggio Calabria, per occupare un immobile confiscato a Rocco Musolino: il boss di Santo Stefano, il re della montagna che nella città dello Stretto aveva costruito una parte del suo impero.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà è già stato avvisato dal Direttore dell’Agenzia ed i locali di Viale Amendola, una volta liberati, potranno ospitare gli uffici del Centro per l’impiego della città dello Stretto.
Nel 2010 il taglio del nastro
Inaugurato nel 2010 dall’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal sindaco Giuseppe Scopelliti, negli ultimi anni l’ufficio reggino dell’Agenzia per i beni confiscati, nonostante le battaglie intraprese da sindacati e politica, è stato declassato ed ha perso il suo valore di sede nazionale. Ma, nonostante questo, non ha smesso di operare e, per come sottolineato dallo stesso Direttore Bruno Frattasi, non lo farà nemmeno nel prossimo futuro.
Frattasi garantisce sul futuro
“Si tratta - ha detto Bruno Frattasi - di uno spostamento logistico. I nostri dipendenti, nel giro di qualche mese, potranno trasferirsi ed operare in ambienti più accoglienti. Il nostro lavoro non si fermerà, continueremo ad operare per liberare i beni che ci vengono assegnati e consegnarli alla comunità con la stessa tenacia che ci ha caratterizzato sino ad oggi”.