Subito dopo lo sbarco, la Questura e la Guardia di Finanza avevano avviato le indagini per individuare gli scafisti, arrivando all'identificazione di due soggetti, di origine tunisina e senegalese, ora fermati. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, con l'aggravante di aver consentito l'ingresso di più di cinque soggetti, di aver esposto le persone trasportate a pericolo di vita e per l'incolumità, di aver sottoposto le persone a trattamento inumano e degradante, e infine di aver commesso il fatto per trarne profitto.l