Se da un lato sono diminuite le code e gli assembramenti al palazzo della Regione a Reggio Calabria per ricevere le dosi di vaccini, ormai terminate, anche nel gestire i richiami non mancano i disagi. Una svista che doveva essere evitata è accaduta a una donna di 82 anni alla quale sono state somministrate due dosi di vaccino diverse.

L’anziana che come prima somministrazione aveva effettuato il Moderna, al momento del richiamo ha ricevuto per errore una dose di Pfizer. Uno sbaglio che non è passato inosservato ai parenti che nell’immediato hanno chiesto delucidazioni. Ma dal personale dell’Asp, conferma Vincenzo Musolino, parente dell’anziana donna, non è stata sottoscritta alcuna svista, anzi, si sarebbero limitati a segnalare solo la seconda dose di Pfizer. Un atteggiamento che ha costretto i parenti a far intervenire i carabinieri per verbalizzare quanto accaduto.

«Questa mattina mia moglie si è recata con la zia al centro vaccinale – ci spiega Musolino – doveva fare la seconda dose del Moderna, la prima l’aveva fatta nella sede Asp in via Williermin. Si è presentata con la scheda dove era tutto specificato compilando i moduli dove veniva specificato che doveva fare il Moderna. Post vaccino il sanitario si è accorto dell’errore e l’ha comunicato. Mia zia è stata male, si è agitata. I sanitari erano in confusione cercando di tranquillizzarci spiegandoci che la molecola del Pfizer e del Moderna fossero uguali. Una volta entrato ho parlato con i medici che non hanno negato l’errore ma alla mia richiesta di avere una certificazione dell’avvenuto ci hanno detto solo che era stato somministrato il Pfizer senza segnare l’incongruenza con Moderna. Non potendo fare altro ho chiamato i carabinieri che sono intervenuti anche con i NAS».

L’errore, quando si parla di salute e soprattutto in questo momento particolare dove paure e ansie, dopo la sospensione dei vaccini AstraZeneca, hanno preso il sopravvento, dovrebbero essere evitati. «Tramite interlocuzione anche con Roma – ci spiega Musolino – abbiamo avuto rassicurazioni ed evitato il ricovero. Dopo un periodo di osservazione siamo andati alla stazione provinciale dei carabinieri dove è stato aperto un fascicolo. Apprezziamo il lavoro infaticabile dei sanitari dell’Asp di Reggio Calabria ma questo non può far passare sottogamba un errore di gestione burocratica e logistica della distribuzione delle dosi. Se l’Asp ha bisogno di aiuto deve essere fornito ma questo è un errore ingiustificabile».

Non si può chiedere scusa e procedere perché in questo caso la donna era accompagnata e l’errore è emerso grazie all’attenzione dei parenti ma spesso, e lo abbiamo testimoniato in questi giorni, gli anziani si recano da soli al centro vaccinale e hanno non poche difficoltà a stare dietro alla burocrazia. Continua, dunque, a stenti la campagna vaccinale degli over 80 e, ancora una volta, tornano le parole del neo commissario dell’Asp reggina Gianluigi Scaffidi: «Non bisogna solo correre, dobbiamo fare presto ma farlo bene».