È proseguita, anche nei giorni scorsi, l’attività della Polizia di Stato finalizzata al contrasto del fenomeno delle truffe ai danni degli anziani. Dopo l’arresto in flagranza dei due uomini di origine campana per i reati di truffa aggravata e furto con strappo, consumati ai danni di un’anziana donna che, raggirata, aveva consegnato loro diversi preziosi, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Reggio Calabria, a seguito di una mirata attività info investigativa, hanno individuato e denunciato, con l’ausilio di personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Sala Consilina (SA), altri tre soggetti, anch’essi di origine napoletana, responsabili di ulteriori due episodi di truffa aggravata ai danni di anziane vittime residenti nel comprensorio reggino.

Le indagini sono state avviate dopo le segnalazioni pervenute alla locale Sala Operativa dalle vittime, che riferivano di essere state contattate sull’utenza telefonica fissa e raggirate da un uomo che richiedeva somme di denaro per dare aiuto ad un parente in difficoltà, da dover consegnare ad un soggetto che di lì a poco si sarebbe presentato presso la loro abitazione.

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I poliziotti della Squadra Mobile, sulla scorta di informazioni già acquisite nell’ambito di una più ampia attività info-investigativa, hanno individuato i malviventi che sono stati fermati dalla Polizia Stradale di Sala Consilina mentre percorrevano quel tratto autostradale. La prima delle due truffe è stata attuata da due soggetti appartenenti allo stesso nucleo familiare, rispettivamente padre e figlio minorenne, che, in concorso tra loro, riuscivano a farsi consegnare dall’anziano signore 490 euro e diversi monili in oro.

Nel secondo caso, invece, il truffatore, con artifici e raggiri, induceva una coppia di anziani a farsi consegnare la somma di mille euro e diversi monili in oro, tra cui le fedi nuziali, per un valore complessivo indicato dalle vittime di circa 20.000 euro. I proventi delle due truffe venivano rinvenuti dal personale operante ad esito delle perquisizioni personali e veicolari, che hanno consentito altresì di rinvenire, relativamente al secondo episodio, ulteriori somme in denaro che, per le modalità di detenzione, possono ritenersi provento di ulteriori truffe, sulle quali sono in corso approfondimenti. Ad esito delle attività condotte, i tre soggetti sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria e le somme di denaro ed i preziosi verranno restituiti ai legittimi proprietari.