Nasce dall’indignazione destata dalle morti in mare, anche di bambini, in fuga da condizioni di vita difficili, pericoli e guerre, dalle politiche dei porti chiusi e dei rientri in Libia, il progetto della ong ResQ People Saving People, di cui presidente onorario è l’ex magistrato Gherardo Colombo. Dopo le tappe di Napoli e Salerno, il progetto e la prima missione sono stati presentati anche in Calabria al Comune di Palmi e poi a Reggio, in occasione del forum "The last twenty" al parco Ecolandia di Arghillà. Anche le tappe calabresi, frutto dell’impulso dell’associazione "Accoglienza controvento" aderente alla rete ResQ e rappresentata a Palmi da Enzo Infantino, sono state occasione per raccontare un anno di attività e sensibilizzazione, coronatosi in oltre 5000 adesioni in tutta Italia e in una raccolta fondi che ha reso possibile l’acquisto della nave di ricerca e di soccorso e la prima missione di salvataggio in mare. Lo slogan simbolico “C’è una nave che parte da casa tua” ha inteso sottolineare la dimensione collettiva e corale assunta dalla singola scelta di dare un contributo per l’acquisto della nave. In tanti hanno partecipato e risposto con una donazione. Così la nave che andrà a salvare vite umane, idealmente, partirà da ogni singola città e da ogni singola casa.

Il traguardo della prima missione

«Un anno fa avevamo annunciato che avremmo voluto mettere in mare una nave e che avremmo raccolto le risorse necessarie per acquistarla. Grazie all'impegno e alla sensibilità di tanti abbiamo potuto acquistare la settimana scorsa la nave e adesso ci prepariamo a salpare. La cosa bella è che, durante questo anno, l’iniziativa assunta da un gruppo milanese è diventata un movimento che ha unito tutta l’Italia. In occasione di queste tappe, a Napoli, Salerno, Palmi e a Reggio Calabria, abbiamo incontrato tantissime persone, associazioni e gruppi impegnati che hanno contribuito e ancora contribuiranno al progetto», ha sottolineato Luciano Scalettari, giornalista nella vita, e presidente di ResQ People Saving People.

Un traguardo raggiunto ma il progetto continua. «In questo momento suggelliamo un risultato importante. Abbiamo acquistato la nave, firmando il contratto proprio la settimana scorsa. Dei seicentomila euro raccolti finora ne abbiamo investiti quattrocentomila per l’acquisto della nave e i restanti duecentomila per l’allestimento della prima missione. Siamo dunque già al lavoro per la raccolta fondi per le successive missioni. Intanto siamo ansiosi di partire in questo 2021 che già conta ottocento persone morte in mare e quindicimila riportate in Libia», ha spiegato ancora Luciano Scalettari.

La nave che rinasce per salvare altre vite

«La ResQ People è un’imbarcazione di 39 metri che ha già salvato vite con l’organizzazione tedesca Sea-Eye. Si tratta dell’Alan Kurdi che ha soccorso, durante le sue missioni, 900 naufraghi nel Mediterraneo» ha sottolineato il vicepresidente di ResQ People Saving People, Corrado Mandreoli.

La nave appena acquistata salperà il prossimo 30 luglio dalla Spagna per raggiungere subito il Mediterraneo centrale e perseguire l’obiettivo principale ossia quello di salvare vite. Si dirgerà verso le zone Sar (Search and Rescue - Ricerca e Soccorso), in quelle aree in cui ogni Paese si impegna a prestare soccorso. Tra qualche giorno la flotta civile italiana potrà contare anche sulla nave di ResQ People, che rinasce per salvare altre vite.

«La nave partirà a fine luglio dal porto di Burriana, a trecento chilometri a Sud rispetto a Barcellona dove presso un cantiere è sottoposta ad alcuni interventi di sistemazione prima del varo. Da lì andrà direttamente in zone Sar. Speriamo di partire al più presto. Ogni giorno che passa è un giorno perso per salvare vite», ha concluso Luciano Scalettari.