Aggressione a un sottufficiale della Polizia Penitenziaria del carcere di Arghillà a Reggio Calabria. Un detenuto 30enne, con atteggiamenti facinorosi e non nuovo ad episodi del genere, col pretesto della mancanza del medico di turno ha chiesto di essere visitato, vista l'impossibilità imminente ha aggredito un sottufficiale della Polizia Penitenziaria e solo grazie a un altro detenuto presente e al personale di Polizia Penitenziaria intervenuto, si è evitato il peggio.

Per il delegato nazionale Asppe Luigi Barbera, confederati Consipe: «Gli eventi critici sono all'ordine del giorno e la sicurezza dei penitenziari calabresi è messa in discussione da detenuti facinorosi, psichiatrici e pochi inclini alle regole dei penitenziari».

Per il sindacalista Barbera: «Il poco personale di Polizia Penitenziaria ed il sovraffollamento delle carceri stanno creando un mix esplosivo che destabilizza l'ordine e la sicurezza degli stessi».