VIDEO | Giornata di mobilitazione anche nella città dello Stretto. Pochi manifestanti ma il dibattito con i passanti non è mancato. Parlano i singoli cittadini mentre il comitato si affida ad un comunicato
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«Sono in piazza per la libertà. Io non sono no vax. Credo, però, che chi non voglia sottoporsi al vaccino debba avere la libertà di farlo. D’altra parte se fosse un vaccino davvero efficace non si sarebbe bisogno di costringere le persone a farlo. Le cure sanitarie non devono mai essere obbligatorie». Sono pochi in piazza Camagna a Reggio Calabria i manifestanti No green pass. Sono pochi ma l’argomento non lascia indifferenti così alcuni passanti si fermano a dibattere e anche se comitato No Green Pass - No Draghi sceglie di affidarsi ad un comunicato, senza rilasciare ulteriori dichiarazioni, i singoli cittadini spiegano il loro punto di vista.
A Reggio le ragioni del No al green pass
«La libertà è per tutti, per chi si vaccina e per chi non si vaccina. Ci vogliono prove scientifiche e tempi di sperimentazione che siano validi. Tutto questo è mancato con riferimento a questa campagna vaccinale dove le certezze non vi sono mai state e dunque bisogna riconoscere la piena libertà, sancita dalla Costituzione, di non sottoporsi alla somministrazione. Se davvero fossero solo i non vaccinati a riempire le terapie intensive, la loro percentuale dovrebbe essere superiore a quella del 20% a meno di pensare che si ammalino tutti nello stesso momento. È chiaro, dunque, che ormai si ammalano anche i vaccinati e che la strategia fondata su un vaccino non adeguatamente sperimentato abbia, com’era prevedibile, fallito».
«Stiamo perdendo la libertà. La democrazia è stata messa sotto i piedi e la Costituzione è obliterata come un biglietto del tram usato. I dati dimostrano che i vaccini danno solo una copertura valida per poco tempo. Quello che sta accadendo invece dimostra che molti vaccinati finiscono in ospedale. Invece, ci sono dei medici che hanno curato tempestivamente coloro che si sono infettati con risultati e senza suggerire il vaccino».
«In tempo di pandemia sono le terapie che salvano la vita. E se terapie devono essere che siano terapie non geniche ma mirate al virus e agli effetti collaterali. I vaccini richiedono tempo. In questa piazza non ci sono persone no vax, ci sono persone che pensano che il vaccino debba essere un farmaco sicuro o il più sicuro possibile, come ogni altro che venga messo in commercio. Non è il caso di quello somministrato per il Covid».
Nessuna dichiarazione. Solo un comunicato
Mentre, dunque, la quarta ondata in Europa non si ferma e preoccupa e in Italia il Governo lavora ad un nuovo decreto che contemplerà un green pass rafforzato e misure più severe per i non vaccinati, coloro che ritengono ancora il vaccino un'imposizione illegittima, e non una protezione efficace dal Covid né un'alternativa valida ad un nuovo lockdown già in vista in alcuni paesi europei, torna a manifestare.
Anche a Reggio Calabria manifesta il comitato No Green Pass- No Draghi che denuncia la sospensione della Costituzione dal marzo 2020, uno stato di emergenza sanitaria infinito e indefinito e un'informazione pilotata dal governo al fine di allarmare e ingannare l'opinione pubblica e così legittimare licenziamenti e l'aumento di tutti i prezzi dei generi di prima necessità come benzina ed energia. «Una pandemia paventata mentre nulla si fa per potenziare la medicina territoriale e le terapie intensive. Noi rivendichiamo il diritto di essere liberi di non vaccinarci e non cederemo al ricatto, ribadendo che la nostra è e sarà una mobilitazione pacifica, perché riteniamo la Costituzione in patrimonio da preservare e rispettare, ma ad oltranza», scrive in una nota il comitato, che non rilascia ulteriori dichiarazioni.