«Per noi anziani il Lido comunale è vita». Con queste poche e semplici parole Maria Concetta Tortorella chiarisce i contorni della protesta garbata che è andata in scena nell’area del Lido comunale di Reggio Calabria. Una struttura che stenta a ritornare agli antichi splendori. La stagione estiva, infatti, è iniziata ma la struttura balneare della città di Reggio Calabria non è ancora uscito dal degrado e dall’incuria che ne hanno caratterizzato la storia recente. Così un gruppo di anziani cabinisti, accompagnati dal movimento “R come Reggio” si sono dati appuntamento non per fare il bagno ma per protestare, mandare un messaggio all’amministrazione comunale e chiedere un’azione di ripristino funzionale dei luoghi immediata. Per il momento, infatti, la quasi totalità delle cabine sono inutilizzabili e danneggiate dai vandali.

L’amministrazione comunale aveva promesso un intervento di recupero dell’area ma nulla è ancora stato fatto e per chi, da decenni, paga una tassa per vivere l’estate reggina dalle cabine del lido questo appare inaccettabile.

A soffrire di più sono gli anziani reggini, quelli che hanno vissuto le stagioni d’oro del lido comunale e della sua rotonda sul mare e che oggi non possono più usufruire di un servizio che non è prestato a titolo gratuito. Quelli che si sono dati appuntamento all’ombra delle palme del Lido comunale per ricordarne i fasti di un tempo e sperare un suo pronto rilancio.