Dopo tante denunce, segnalazioni e lotte si è sbloccato l’iter che porterà all’erogazione dei fondi per i disabili gravissimi relativi all’anno 2016 nella provincia di Reggio Calabria. Un ritardo imperdonabile che ha lasciato segni indelebili come spiega Antonio Alvaro padre di due ragazzi disabili.

«Che non si esulti. Questa non è stata una vittoria. Non lo è stato per le istituzioni e neanche per noi famiglie perché anche se è vero che a noi è arrivato per beneficio economico e cominciamo a tappare dei buchi che abbiamo creato per andare avanti questi anni, per poter sopperire a quelle che sono le cure e i viaggi. Quello che so e che mi sento di dire alle istituzioni è di non ripetere l’errore di far passare ancora tanto tempo perché in questi anni c’è una triste verità, sono mancate molte persone di quelli che avevano diritto a questo beneficio e molte persone hanno rinunciato alle cure».

Famiglie provate e in alcuni casi distrutte non dalla disabilità ma da una macchina burocratica che invece di sostenerli li ostacola. E in questi lunghi anni in attesa di un diritto, qualcuno ha smesso di lottare. «Siamo allo sbando, molta gente ha dovuto rinunciare per forza maggiore perché il famigliare malato è venuto a mancare». E nelle parole di famiglie e associazioni è raccolta la speranza che per gli anni successivi si possa contare su una continuità di erogazione così come accade nel resto d’Italia.