VIDEO | Tra le persone finite in carcere anche la badante e il suo genero. L'episodio risale al 16 giugno dello scorso anno
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Rapina pluriaggravata in concorso: è con questa accusa che tre uomini e una donna – Alfredo Amato classe '91, Santo Morelli classe '92, Maria Lucisano classe '73 e Demetrio Calluso classe '80 - sono stati arrestati dalla polizia a Reggio Calabria, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della locale Procura. La rapina, ai danni di una coppia di anziani a cui è stata sottratta un'ingente somma di denaro non esattamente quantificata ma costituita dai risparmi di una vita, risale al 16 giugno 2022.
La rapina ai danni dei due anziani
Le indagini, condotte dalla Squadra mobile, sono partite dalla denuncia delle vittime - marito e moglie, lui classe '29, lei classe '36, entrambi deceduti per cause naturali nei mesi scorsi. I due raccontarono di essere stati rapinati in casa loro - nel quartiere Pellaro - durante le ore pomeridiane da due soggetti travisati, i quali, dopo aver sfondato la porta di ingresso, li costrinsero con la forza a stare fermi in un angolo della casa, gli tapparono la bocca con la mano per non farli gridare, e si diressero in modo sicuro nella stanza da letto aprendo un cassettone dove le vittime custodivano i risparmi di alcuni anni.
Le indagini
Proprio la dinamica dell’evento fece ritenere che gli autori della rapina avessero agito essendo in possesso di dettagliate informazioni sulle abitudini dell’anziana coppia. A fornire i primi sviluppi investigativi è stata l'analisi delle telecamere, che ha permesso di individuare la macchina utilizzata dagli autori della rapina, poi risultata noleggiata da uno degli arrestati (Demetrio Calluso), che per come emerso nel prosieguo delle indagini si prestava in modo sistematico a noleggiare macchine che poi metteva a disposizione dei complici.
Partendo dal noleggiatore del veicolo, l’analisi dei tabulati e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico dei due presunti autori materiali della rapina - Alfredo Amato e Santo Morelli. Quest'ultimo è tra l'altro il genero dell’ultima badante delle vittime (Maria Lucisano), anch’essa colpita da misura cautelare, perché sospettata di aver fornito le informazioni necessarie per portare a termine la rapina. A carico della donna, tra gli altri indizi, vi è il fatto che si fosse licenziata pochi giorni dopo e, per come emerso dalle intercettazioni, manifestasse una insolita disponibilità di danaro nelle fasi successive alla rapina.
«Estrema violenza morale e fisica»
«Hanno agito, nei confronti di persone indifese, con estrema violenza morale e fisica, pur di ottenere l'agognato illecito guadagno». Lo scrive il gip di Reggio Calabria, Antonino Laganà, nell'ordinanza di custodia cautelare. «C'è il concreto ed attuale pericolo che gli indagati, qualora in libertà, possano commettere altri delitti della stessa specie, se non anche più gravi, con mezzi di violenza personale», aggiunge.