Il lavori negli scavi di piazza Garibaldi a Reggio Calabria, nel cantiere finalmente riaperto, proseguono. Dopo lo stallo, il subappalto e la riapertura del cantiere a lungo fermo di qualche settimana fa, ancora si fanno i conti con gli strascichi della prolungata chiusura e di una esposizione a pioggia e maltempo che certamente non hanno giovato agli scavi archeologici.

Ieri impegnate nell'area le archeologhe Marilena Sica e Silvia Ferrari che fanno ciò che possono con i pochi operai a disposizione. Operai che, per il fango accumulatosi, avrebbero dovuto essere di più.

Con le archeologhe anche gli operai del cantiere edile che stanno predisponendo il vero e proprio intervento di messa in sicurezza dell'area. Si inizierà dalle sponde per poi procedere con la pavimentazione e la sistemazione di tutta l'area ai fini della piena valorizzazione e della fruizione collettiva.

Nonostante il divieto di sosta fuori vigente, le macchine avevano continuato a parcheggiare al fianco della recinzione del cantiere, contribuendo a congestionare il traffico e a rendere disagevole al pubblico la vista degli scavi attraverso le "finestre" in plexiglas sui pannelli che circoscrivono l'area. Si è reso necessario delimitare la zona anche con il nastro di cantiere per mantenere libero l'accesso ai pedoni. Fino a quando reggerà.

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