A Reggio Calabria, presto uno sportello antiviolenza anche nel quartiere periferico di Arghillà, dove diritti e giustizia sociale mancano. In corso una tre giorni di confronto con la fondazione nazionale Una Nessuna Centomila.

Alleanza e rete, fiducia e autonomia. Parole che sono azioni capaci di generare nuovi percorsi di rinascita anche in luoghi deprivati, con servizi pubblici quasi completamente assenti. Luoghi dove la comunità può contare quasi esclusivamente su energie di persone che si spendono volontariamente. Luoghi come il quartiere di Arghillà, nella periferia nord di Reggio Calabria. Ecco che nessun destino è ineluttabile e che nessuno stato di abbandono e degrado è irreversibile. Tra queste energie ci sono quelle del progetto Fata Fuoco, Acqua, Terra, Aria… Comunità, coordinato dal consorzio Ecolandia in sinergia con altri partner, finanziato con l’8 per mille della chiesa Valdese.

Uno sportello antiviolenza ad Arghillà. Si concretizzerà così, in collaborazione con il centro antiviolenza Angela Morabito di Reggio Calabria, la nuova iniziativa del progetto Fata Comunità, di cui responsabile è l’operatrice sociale Laura Cirella. Esso prevede una serie di importanti azioni di rigenerazione del quartiere.

Tra queste azioni anche lo scambio di esperienze e buone prassi in tema di contrasto alla violenza sulle donne e attivazione di percorsi di autonomia, avviato in questi giorni presso il polo sanitario di Medicina Solidale Ace, in collaborazione con la fondazione Una Nessuna Centomila, alla presenza della due vicepresidenti nazionali, Lella Palladino e la reggina Celeste Costantino. Continua a leggere su IlReggino.it