In una nota il club della città dello Stretto: «Riteniamo di avere pieno titolo al proscioglimento in entrambi i deferimenti»
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La società della Reggina «pur rilevando in termini positivi il fatto che, per la prima volta, il Tribunale Federale Nazionale ha irrogato una sanzione inferiore al minimo edittale previsto dall’art. 33.4. del Codice di Giustizia Sportiva della Figc» ci tiene a manifestare «sin da ora la propria volontà di impugnare la decisione in questione (non appena saranno pubblicate le relative motivazioni) innanzi alla Corte Federale di Appello (nonché al Collegio di Garanzia dello Sport, al TAR Lazio ed al Consiglio di Stato, laddove fosse necessario)».
Questa la dura nota del club amaranto a seguito della penalizzazione di tre punti arrivata questo pomeriggio per il mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre 2022 e per il mancato versamento delle ritenute Irpef.
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«La Società ritiene, infatti, di avere pieno titolo al proscioglimento in entrambi i deferimenti, avendo la stessa dovuto ottemperare alle preclusioni imposte dal Tribunale Fallimentare in relazione al pagamento dei contributi e degli emolumenti in questione, situazione perfettamente assimilabile a casi analoghi già decisi favorevolmente dal Collegio di Garanzia dello Sport (decisioni nn. 18/2015, 1/2021 e 101/2021)», conclude la nota.